Un progetto a favore della mobilità elettrica che prevede la nascita entro il 2020 in Emilia-Romagna di una capillare rete di punti di ricarica per veicoli ad alimentazione elettrica, sia mezzi di trasporto pubblico, che autovetture ad uso privato. Dopo l’avviso per l’acquisizione di manifestazioni di interesse, pubblicato nel 2019, è stato individuata la ditta “BE CHARGE S.R.L.” di Milano, con cui il Comune ha stipulato una “Convenzione per la realizzazione e la successiva gestione di una rete di ricarica per i veicoli elettrici”.
Saranno 50 in tutto le strutture di ricarica per veicoli elettrici che dopo questa prima fase – in cui se ne prevedono 42 – verranno collocate sul territorio comunale. Una rete significativa che coinvolge in tutto 23 postazioni diverse, individuate in altrettante vie comunali. I lavori inizieranno in viale Regina Elena, piazzale Gondar, via Roma e via Emilia per poi spostarsi progressivamente nelle altre postazioni, tra cui lungomare G. di Vittorio, via della Fiera, via Chiabrera, via Caduti di Nassirya, ecc.. Questa prima fase del progetto prevede 2 diverse tipologie di colonnine, ovvero le cosiddétte “Normal Power”, che saranno 31 in tutto e le “High Power Fast charging” che saranno 11. Le infrastrutture di ricarica garantiranno una forte interoperabilità in quanto per utilizzarle basterà scaricare l’applicazione mobile senza essere necessariamente cliente di Be Charge. Il servizio sarà garantito 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, attivabile completamente dall’ applicazione mobile disponibile per iOS e Android, oppure tessera.
I lavori di installazione dureranno circa un mese e sono interamente a carico della società “Be Charge S.R.L.”. La società, che è anche fra i cinque principali fornitori di energia elettrica con cui la Regione Emilia Romagna ha siglato il protocollo di intesa, dovrà occuparsi della gestione delle infrastrutture di ricarica. Sono 18 invece le colonnine gestite da EnelX, già presenti sul territorio – installate tra il 2012 ed il 2013 – che dovranno essere dismesse in quanto trattasi di vecchia tecnologia. Si prevede che il servizio di ricarica dei veicoli elettrici, nel prossimo futuro subirà un incremento di utilizzo importante.
“Stiamo parlando di un progetto – ricorda Roberta Frisoni, Assessore alla Mobilità – che presenta grandi potenzialità in termini di riduzione dell’inquinamento sia atmosferico che acustico e offre la possibilità di numerose applicazioni a livello cittadino, tra le quali la mobilità privata su due e quattro ruote, il trasporto pubblico, la logistica, la gestione delle flotte. Sia nel Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2020) della Regione Emilia-Romagna, che nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), il Comune di Rimini, sostiene che la mobilità elettrica può contribuire in maniera sostanziale alla diminuzione delle concentrazioni dei principali clima alteranti. Questa rete di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici sul territorio vuole incentivare lo sviluppo di questa forma di mobilità. Un’azione prevista anche nella Carta Metropolitana dell’elettromobilità a cui ha aderito il Comune di Rimini, che prevede attraverso una rete di ricarica accessibile al pubblico la promozione dell’uso di mezzi elettrici nei segmenti di mobilità con maggior efficacia e praticabilità, per dare vita assieme agli altri sottoscrittori, ad una “rete” di Comuni attenti alla salute dei propri cittadini.”